Lo studio offre un ampio spettro di specializzazioni nel campo della geologia e della geotecnica. L'approccio multidisciplinare utilizzato, permette di dare completezza e qualità al servizio che si offre.
Ci si avvale di studi presenti in pubblicazioni ed atti di congressi che uniti alla conoscenza di programmi di modellazione numerica consentono una gestione integrata ed ottimale delle problematiche geologiche e geotecniche.
Lo studio si propone alla vostra attenzione al fine di fornire consulenza, integrazione e valorizzazione dei vostri progetti inerenti l'ingegneria geotecnica.
Esempio di valutazione dei cedimenti di una fondazione indotti da uno scavo eseguito a valle della stessa |
Il dilatometro piatto (DMT) è una lama di acciaio avente dimensioni 95´200´15 mm, con il bordo inferiore affilato. Su di un lato dello strumento è montata una membrana metallica circolare espandibile. La prova consiste nell'infiggere verticalmente la lama nel terreno mediante spinta statica, agendo su una batteria di aste, espandendo la membrana con gas in pressione e misurando le pressioni corrispondenti a due livelli di deformazione predeterminati della membrana. Da queste misure è possibile determinare, mediante correlazioni, numerosi parametri geotecnici di uso comune.
Le letture di pressione A, B devono essere corrette per mezzo dei valori DA, DB determinati mediante calibrazione, per tenere conto della rigidezza della membrana, e convertite in p0, p1. I due valori di pressione determinati p0 e p1 vengono elaborati ottenendo tre "parametri indice":
ID Indice di Materiale
KD Indice di Spinta Orizzontale
ED Modulo Dilatometrico
Dai parametri indice ID, KD, ED, applicando le correlazioni usuali (TC16 2001), vengono ricavati i parametri:
M Modulo edometrico (terreni sia coesivi che incoerenti)
cu Resistenza al taglio non drenata (terreni coesivi)
K0 Coefficiente di spinta a riposo (terreni coesivi)
OCR Rapporto di sovraconsolidazione (terreni coesivi)
F' Angolo di resistenza al taglio (terreni incoerenti)
Il modulo edometrico M e la resistenza al taglio non drenata cu sono ritenuti i parametri più affidabili e utili ottenuti dalla prova DMT.
Applicazioni per la progettazione
Per quanto riguarda l'uso dei risultati DMT per specifici problemi applicativi, si ricordano:
– Cedimenti di fondazioni superficiali;
– Pali soggetti a carichi verticali;
– Pali soggetti a carichi orizzontali;
– Individuazione di superfici di scorrimento in pendii in argille OC;
– Controllo del miglioramento del terreno;
– Controllo della compattazione di sottofondi stradali;
– Liquefazione;
– Parametri di input per analisi agli elementi finiti;
– Modulo di reazione orizzontale per il dimensionamento dei diaframmi.
Il dilatometro sismico (SDMT) è una combinazione della lama DMT standard con un modulo sismico per la misura della velocità di propagazione delle onde di taglio VS. La prova è concettualmente simile alla prova con cono sismico SCPT.
Il modulo sismico è costituito da un corpo cilindrico posto sopra la lama DMT, munito di due ricevitori distanti 0.5 m. Il segnale è amplificato e digitalizzato in profondità. La configurazione true-interval a due ricevitori evita possibili inesattezze nella determinazione dello zero dei tempi dall'impatto, talora riscontrate nella configurazione pseudo-interval con un solo ricevitore. Inoltre la coppia di sismogrammi registrata dai due ricevitori ad una data profondità di prova corrisponde allo stesso colpo, anziché a colpi successivi non necessariamente identici, con sensibile miglioramento della ripetibilità delle misure di VS (ripetibilità osservata » 1 m/s). VS è ottenuta come rapporto tra la differenza di distanza tra la sorgente e i due ricevitori (S2 - S1) e il ritardo dell'arrivo dell'impulso dal primo al secondo ricevitore (Dt).